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Casamassima : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diBari.

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Comune di Casamassima

Turismo Casamassima:

Dalle qualificanti testimonianze offerte dai mehnir, dalle specchie e dalle grotte carsiche a favore, se non dell'antichità del nostro centro urbano, certamente del mistero della preistoria del nostro territorio, passiamo a ricercare se, nelle nostre passate tradizioni locali, ci siano state delle prese di posizione a favore della fondazione di Casamassima da parte di Fabio Massimo, il Temporeggiatore, un politico e un guerriero romano nato nel 273 a.C. e morto nel 203 a.C..
Il primo accenno a un Generale della famiglia Massimi quale presunto fondatore di Casamassima lo si trova nel 1685 in una nota dell'Arciprete Monsignor Sergio de Bellis il quale, in quel momento, aveva tutto l'interesse di nobilitare la sua patria, onde risultasse più efficace la difesa dei privilegi e delle prerogative della sua Chiesa in Roma, presso la Congregazione dei Vescovi e Regolari.
A parlare, come il de Bellis, di un generale della famiglia dei Massimi, quale fondatore di Casamassima, pensò anche l'anonimo autore di uno scritto del 1738, rinvenuto nell'Archivio parrocchiale della Chiesa Matrice di Casamassima, il quale della Terra di Casamassima aggiunse che era premunita di 33 torri e ripiani di terreni, ad uso proprio di una gran piazza d'armi e di una gran fortezza. Successivamente al 1738, la voce popolare volle dare un volto e un nome al "generale della famiglia Massimi", identificando in Quinto Fabio, per soprannome Massimo, il fondatore di Casamassima. Dal Dizionario Corografico del Reame di Napoli, redatto dai Signori Ferdinando De Luca e Raffaele Mastriani (sec. XIX) veniamo informati: "(Il nostro borgo) si vuole aver avuto la sua origine da un castello ivi fabbricato da Fabio Massimo, durante la guerra Tarantina, e si dice che da Massimo venuto sia il nome di Casamassima".
Ricordate le tre sopraddette tradizioni locali dei secoli XVII-XVIII-XIX, e aggiunto che, per quanto ci siamo dati da fare, non siamo riusciti a trovare alcuna fonte letteraria o storica, coeva di una fondazione di Casamassima da parte di Fabio Massimo il Temporeggiatore; personalmente siamo, pertanto, d'accordo con il primo e valoroso storiografo di Casamassima, Don Donato Nonna, il quale, nelle sue Note storiche di Casamassima 1179-1818, decisamente sostenne che l'idea di un Fabio Massimo fondatore di Casamassima era inconsistente e non si raccomandava affatto al consenso degli studiosi. Con gli illustri studiosi di toponomastica del nostro tempo come il Colella e il Pasculli, sosterremo, poi, quanto segue: "Casamassima non trae origine dal console e duce romano Quinto Fabio Massimo; è invece da ritenersi che, per Casamassima, si deve intendere la "casa più grande". Conseguentemente "massima" non è che un attributo col grado superlativo di "casa"".
tratto da: comune.casamassima.ba.it

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