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Comune di Spinazzola
Inforrmazioni Turistiche: Spinazzola
Spinazzola ha origine, nel secolo III a. C., in corrispondenza di una "STATIO ROMANA" sulla Via Appia a 12 miglia da Venosa e denominata "Ad Pinum". Il nome potrebbe derivare da "ex pino solo", da cui "Espinosolo", " Spinosolo" e "Spinazzola". Altri storici ipotizzano che il nome "Ad Pinum" sia divenuto nel 1125 "SPINACIUM CASTRIUM", poi con i Normanni "SPINACIOLAE CASTRIUM", nel 1601 era chiamata Spennazzola, nel 1671 Spennazola e molto dopo ha assunto la forma "Spinazzola". Altri storici ancora ritengono che in latino fosse chiamata “Oppidum Pini” derivante dalla presenza di un grosso pino, che ancora oggi sopravvive nello stemma del comune. Intorno a questo pino si sviluppò un piccolo insediamento che viveva di agricoltura e allevamento ovino. In seguito ai continui attacchi e saccheggi da parte degli eserciti consolari, gli abitanti del villaggio si spostarono verso l'attuale località Santissima, come testimoniano i numerosi reperti rinvenuti a partire dal 1985 con gli scavi a cura dell'Università di Foggia e dell'Università di Roma “La Sapienza”. Nel contesto della rete viaria romana, Spinazzola si collocava lungo il regio tratturo Melfi-Castellaneta. Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d. C.), Spinazzola fu preda delle varie orde dei barbari, fu teatro della lunga guerra tra Bizantini e Goti. Intorno al 1100, i Templari costruirono il primo Ospedale della Puglia per curare i cavalieri feriti provenienti dalle Crociate, oggi in stato di semiabbandono e ridotto a semplice garage e cantina. Il 13 marzo 1615 nacque a Spinazzola (all'epoca in Basilicata) Antonio Pignatelli, da Francesco, quarto Marchese di Spinazzola e da Porzia Carafa, Principessa di Minervino, figlia di Fabrizio Carafa, Duca di Andria. Sarà famoso quando sarà eletto Pontefice con il nome di Innocenzo XII, uno dei tre Papi della storia della Chiesa, di origine della Puglia.
Nel 1735 per grazia ricevuta dal Re di Napoli, Carlo III di Borbone, Spinazzola ottenne il titolo onorifico di "Città", quindi diventò un soggetto giuridico vero e proprio, investito di potestà civili e istituzionali. Nel 1811 Gioacchino Murat decretò il distacco dalla Basilicata e il passaggio di Spinazzola alla provincia di Terra di Bari.
Nel XIX secolo il paese cominciò ad espandersi fuori dell'antico nucleo, per assumere l'attuale caratteristica di borgo in linea, quasi completamente disteso lungo la strada provinciale 230. La Città fin dalla fine del 1800 e poi per gran parte del XX secolo divenne uno dei più importanti poli agricoli della Puglia: sorsero Masserie e grandi latifondi tali da consentire occupazione a tutta la popolazione, che arrivò a raggiungere oltre 13.000 abitanti. Spinazzola contribuì grandemente alla costituzione di quell'area che venne all'epoca definita "il granaio d'Italia" ove si coltivavano in grandi quantità grano e frumento, piantagioni di tabacco si estendevano per svariate "versure" (l'unità di misura del terreno agricolo, utilizzato in quel territorio) e parimenti importante era l'allevamento vaccino, suinicolo e ovino. Dal giugno 1960 al 1963, in piena Guerra Fredda,Spinazzola ospitò una base missilistica dell'Aeronautica Militare ove erano allocati tre missili a lunga gittata. La base è oggi un cumulo di ruderi. Intorno agli anni '60 la crescita economica del Paese del dopoguerra e la grande industrializzazione del Nord Italia attirarono verso le grandi fabbriche di Milano e Torino centinaia di spinazzolesi che migrarono alla ricerca di migliori condizioni di benessere. Ciò provocò un progressivo spopolamento della Città e l'abbandono di diverse masserie. Oggi si assiste ad un recupero del turismo rurale nella zona e, negli anni passati, la nascita di un comparto manifatturiero di qualità legato alla produzione di abiti da sposa.
Tratto da: Wikipedia
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