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Trinitapoli : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diBari.

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Comune di Trinitapoli

Inforrmazioni Turistiche: Trinitapoli

Trinitapoli è un comune di circa 15.000 abitanti situato a ridosso della foce del fiume Ofanto, dove approdò Dauno, figlio di Licaone, Re dell’Arcadia e dove più tardi Annibale, il famoso condottiero cartaginese, cercando cavalli per i suoi soldati nelle verdi e sconfinate pianure di Salapia incontrò Iride, la bellissima regina di questa città, di cui s’innamorò perdutamente tanto da rinunciare, forse, alla possibile conquista di Roma.
L’ economia cittadina è basata principalmente sull’agricoltura per la semplice ragione che il nostro territorio, prevalentemente pianeggiante con un clima mite e asciutto, ben si presta alla sapiente coltivazione di prodotti pregiati come i carciofi, l’uva da tavola e da vino, le pesche, le mandorle, le olive, il grano duro, i pomodori, le melanzane, le zucchine, i cetrioli ecc. Questo stesso territorio tanto fertile in agricoltura è altrettanto generoso nel renderci preziose testimonianze del passato, gelosamente custodite per millenni nel suo sottosuolo e che da qualche anno stanno riaffiorando nel corso di numerose campagne di scavo. Il Parco archeologico degli Ipogei e il Museo civico archeologico rappresentano, quindi, mete di un turismo archeologico mirato a far conoscere il “Popolo degli ipogei” che era dedito nel Bronzo Medio (1750 anni a.C.) a un'agricoltura evoluta, integrata da attività pastorali e di caccia, e gli ipogei che scavarono per accogliere i rituali che accompagnavano il mutare delle stagioni ed erano riaperti ciclicamente, in probabile coincidenza con riti propiziatori della fertilità, quando si accendevano nuovi fuochi e si compivano sacrifici di giovani animali. Questi santuari sotterranei furono adoperati per generazioni e dopo un periodo di abbandono, alcuni furono riaperti come sepolcreti collettivi delle élites locali.
Tra le case basse e bianche del nostro paese un itinerario di fede e di arte si offre ai visitatori con il Santuario della Madonna di Loreto e il suo affresco attribuito all’XI-XII sec., la Chiesa di San Giuseppe e il suo portale in bronzo, opera dello scultore Antonio Di Pillo. In piazza municipio si affaccia la Chiesa Madre, dedicata a Santo Stefano, patrono della nostra cittadina, in cui sono conservate le spoglie mortali del servo di Dio Padre Giuseppe Maria Leone, redentorista. A poca distanza dalla Chiesa Madre c’è la Chiesetta di Sant’Anna con le evidenti tracce dei Cavalieri di Malta che nel 1589, acquistandola ne acquisirono il patronato.
Ogni anno a metà agosto si svolge la Festa Patronale che continua a proporre antiche tradizioni di fede e folclore con la processione dei Santi Patroni, il passeggio sotto la luminaria del corso principale pieno di bancarelle colorate che offrono ogni genere di cose, la banda musicale cittadina che suona per le vie del paese annunciando a tutti la festa, i fuochi pirotecnici notturni, le iniziative culturali in strada.
I ristoratori locali, attenti custodi e studiosi del patrimonio enogastronomico, continuano a proporre i sapori dei piatti tradizionali ispirati dalla cultura contadina e dai ricordi della transumanza che fino a pochi anni fa conduceva i pastori abruzzesi nella nostra verde pianura per far svernare le proprie greggi, in cui protagonisti assoluti sono l’olio d’oliva, la pasta fatta in casa, le zuppe di verdure e legumi, i gustosi carciofi, i dolcetti di mandorle e le pizze di ricotta, che bene si legano con gli ottimi vini locali.
Nella nostra offerta turistica anche la natura si esprime al massimo del suo splendore con i colori e gli odori della campagna e la straordinaria biodiversità dell’habitat della zona umida della salina. Con circa 4000 ettari nell’area che una volta fu della laguna di Salapia si estende la zona umida della salina, zona protetta di valore internazionale ai sensi della convenzione firmata a Ramsar (Iran) il 02/02/1971, la più estesa della Puglia e la seconda in Italia dopo le “Valli di Comacchio”, che accoglie numerosissime specie animali acquatiche tra cui il fenicottero rosa, il più ammirato per la bellezza dei colori e l’eleganza dei suoi movimenti. Chilometri di piste ciclabili a ridosso della zona protetta della salina, attrezzate con torrette per l’avvistamento degli uccelli, collegano le praterie di salicornia e il Centro di Educazione Ambientale di Masseria Castello al parco della zona umida collocato a ridosso del centro abitato della città.
Cultura e natura sono, quindi, le due parole magiche su cui punta la nostra amministrazione per destagionalizzare il turismo nel nostro territorio e registrare continue presenze in tutti i mesi dell’anno. Questo risultato riusciremo a ottenerlo facendoci conoscere e, soprattutto, continuando a progettare in loco tutte quelle azioni rivolte ai turisti per operare con tranquillità.
Tratto da: comune.trinitapoli.bt.it

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